Pensando all’antiesteticità e alla poca praticità di quelle strutture, multifunzione, con righe ovunque sparpagliate per il manto al fine di delimitare più tipologie di campi, per più tipologie di discipline
(solitamente: calcetto; tennis; basket). Suggerii, via raccomandata e previa autentica, al Presidente della Federazione Italiana Tennis, in data 26 agosto 2011 (unitamente ad altre soluzioni), che per lo meno per questo tipo di impianti indoor, si potesse ricorrere a soluzioni tecniche (a mio avviso oggigiorno esistenti) in grado di delimitare e definire visivamente in maniera chiara e gradevole il campo effettivamente soggetto ad impiego, a seconda della disciplina.

Ad esempio, si sarebbe potuto trattare, come suggerii, dell'impiego di materiali (speciali plastiche, gel, o acqua in tubi, etc.) in grado di cambiare colore, con il calore, o con il passaggio di corrente, o, ancora ed eventualmente, e come sempre suggerii, ricorrendo a led, magari protetti da plastiche rese trasparenti all'occorrenza, etc.
(in merito, laddove fosse necessario l'impiego di una qualche energia, sarebbe ideale il ricorso a soluzioni che sfruttino fonti rinnovabili).

Riguardo questi miei suggerimenti auspicai che la Federazione, nell’interesse delle discipline sportive citate (non ultimo il tennis), riuscisse a trovare le migliori condizioni di impiego dei principi sopra esposti, rendendo tali soluzioni/innovazioni prontamente e facilmente approntabili, nonché, forse brevettabili. Il tutto avvalendosi dei tecnici e dei mezzi della Federazione, ed, eventualmente, ricorrendo all'aiuto di una qualche azienda esterna, competente nell'impiego dei materiali e delle soluzioni da me indicate.

Da rilevare in merito a tutto quanto sopra, un brevetto chiamato Wvs (waterpolo visual system) concepito da una piccola società italiana (nata da uno spinn-off di un incubatore d’imprese universitario), che alle Olimpiadi 2012 ha permesso di illuminare con i led il fondo delle piscine, sostituendo così gli antiestetici birilli per segnalare le diverse aree di gioco della pallanuoto. Un progetto esaltato da esponenti delle televisioni che ne avrebbero trasmesso l'evento (fonte: Economy del 16 maggio 2012).

Premesso che non so a quando risalga la data di deposito di questo brevetto, e meno che meno so quando è stato ideato, mi limito solo a segnalare che tale soluzione pare in qualche modo ricordare quella mia, che ho descritto più sopra e che suggerii quasi otto mesi prima della pubblicazione della notizia sopra citata che ne anticipò il futuro impiego.

Da segnalare anche, tornando a più sopra, come in occasione dei miei suggerimenti, specificai che se si fosse arrivati ad uno sfruttamento economico dei principi di base che fornii, auspicai, anche, che il soggetto attuatore (la Federazione o terzi) mi riconoscessero, in qualità di soggetto ispiratore, una quota parte dei ricavi conseguiti, per un certo periodo di tempo.


segue il link alla preventiva autentica
della soluzione in esame che ho fatto
prima di inoltrarla
(nell'immagine
che si aprirà, ai fini di una più facile
individuazione, ho racchiuso tale
soluzione, che si trova nella parte
finale, tra parentesi quadre blu.
A differenza, poi, che nell'icona
ho celato alcune altre misure
in quanto del tutto fuori tema)

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seguono i links alla lettera che
ho inoltrato al Presidente della
Federazione Italiana Tennis il
26 agosto 2011, dove nella seconda
parte della seconda pagina, che
segue sotto (che potrete osservare
a grandezza naturale cliccandovi
sopra), potete rinvenire i miei
suggerimenti descritti sopra

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seguono i links ai tagliandi d'invio e
di ricevimento della mia raccomandata
al Presidente della Federazione
Italiana Tennis

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segue il links all'articolo inerente
il brevetto Wvs (waterpolo visual
system), inserito in un articolo
dedicato alle imprese italiane
presenti alle Olimpiadi 2012

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segue il link ad un'immagine di una
partita di pallanuoto delle Olimpiadi
2012 in cui, come si può vedere, sono
state adottate per la prima volta
le strisce luminose led colorate
di cui ho detto

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